Venezia 81, un’edizione con uno sguardo sempre più internazionale
Ben cinque i film in concorso per l’Italia alla Mostra del Cinema 2024
Anche quest’anno la Mostra del Cinema di Venezia presenta un cartellone importante, ricco di interesse e di presenze significative, ma soprattutto con autori di tante nazioni per una Mostra con uno sguardo sempre più internazionale. Oltre alla tradizionale sezione in concorso, anche con nomi prestigiosi, c’è la sezione dei fuori concorso, poi quella ormai consueta denominata Orizzonti e Orizzonti Extra, inoltre Venezia Classici, Venezia College e la sezione Venezia Immersive con le proiezioni che si svolgeranno all’Isola del Lazzaretto vecchio. Saranno presenti, infine, come di consueto, le due sezioni autonome delle Giornate degli Autori e della Settimana della Critica.
In concorso per il Leone d’Oro 2024, ci saranno anche 5 film italiani. Nella selezione ufficiale di Venezia 81, infatti, sono stati inseriti, Campo di battaglia di Gianni Amelio, Iddu di Antonio Piazza e Fabio Grassedonia, Queer di Luca Guadagnino, Diva futura di Giulia Steigerwalt e Vermiglio di Maura Delpero.
Alcuni di questi film sono molti attesi, come l’ultima opera di Amelio (già vincitore del Leone d’oro a Venezia nel 1998 con Così ridevano). Campo di battaglia è un film ambientato in Friuli-Venezia Giulia, durante la Grande Guerra, dove il protagonista è Alessandro Borghi. In primo piano due ufficiali medici, amici d’infanzia, che lavorano nello stesso ospedale militare, dove ogni giorno arrivano dal fronte i feriti più gravi. Molti di loro però si sono procurati da soli le ferite, sono dei simulatori, che farebbero di tutto per non tornare a combattere.
Un’angolazione completamente diversa viene trattata da Iddu che si ispira liberamente ad una parte della vita di Matteo Messina Denaro e del mondo che gli girava intorno. Un film che ha due protagonisti di eccezione: Elio Germano e Toni Servillo.
Molta attesa anche per Luca Guadagnino e il suo Queer. L’anno scorso il suo film Challengers doveva essere il film d’apertura della Mostra poi saltato per lo sciopero ad Hollywood. Stavolta la sua opera è l’adattamento del romanzo omonimo di William S. Burroughs che racconta di un viaggio in America e di un’ossessione sessuale che trasforma la vita di un uomo di nome Lee. Il film è ambientato nella decadente capitale messicana negli anni '40, ed è la storia di Lee, fuggito da un arresto per droga a New Orleans. A Città del Messico, Lee si aggira per i club e i bar della città popolati da studenti universitari americani espatriati, soldati congedati e altri personaggi ai margini della società. Il protagonista è interpretato da Daniel Craig ovvero l’ultimo James Bond.
Poi ci sono i film di due autrici al femminile Giulia Steigerwalt che in Diva futura racconta la vicenda dell’omonima agenzia di casting e produzione fondata nel 1983 da Riccardo Schicchi e Ilona Staller che ha rivoluzionato la storia del costume italiano.
Poi in Vermiglio Maura Delpero va ancora più indietro nel passato. Si tratta di un film ambientato tra il 1944 e il 1945 in Trentino-Alto Adige che segue la storia di tre sorelle, Lucia, Ada e Flavia: non più bambine, non ancora donne, nell’ultimo anno del conflitto mondiale, un unico sparo segnerà la fine della loro innocenza.
A contendere il premio più prestigioso alle opere italiane ci saranno molti autori prestigiosi a partire dal film più atteso Joker – Folie à deux di Todd Philips con Joaquin Phoenix e Lady Gaga, il sequel di Joker, il Leone d’oro del 2019.
Da segnalare anche altri film importanti come Maria di Pablo Larrain con Angelina Jolie dedicato a Maria Callas, Baby Girl di Halina Reijn con Nicole Kidman e soprattutto l’ultimo film di Pedro Almodovar The room next door con Julianne Moore e Tilda Swinton. Il regista spagnolo racconta il rapporto teso di Martha con sua madre che poi si rompe completamente quando un malinteso le separa. La loro comune amica Ingrid vede entrambi i lati della spaccatura.
Alessandro Cuk