10/01/2023

THE LISTENER di Steve Buscemi

The Listener è stato presentato fuori concorso nell’ambito delle Giornate degli Autori a Venezia 79. Il film racconta la quotidianità di Beth, una giovane donna impiegata in un centralino di emergenza di una città tentacolare, mai nominata ma che ricorda, nelle scene finali, il centro di Los Angeles.
“Hello, this is Beth”. Ogni sera, con queste semplici parole, risponde alle numerose chiamate, o meglio, richieste di aiuto. Ogni telefonata è una storia, un racconto di fragilità, paura e solitudine, sentimenti che la protagonista conosce bene e da cui cerca il distacco necessario, visto che, a causa della pandemia, è obbligata a lavorare da casa, in isolamento.

È un film che mette in scena pochi elementi: un auricolare che la protagonista usa per rispondere, una casa e il suo volto che esprime il carico psicologico del lavoro. Lo spettatore si trova ad ascoltare le stesse parole che sente Beth e insieme cerca di indovinare la vita di chi è in cerca di aiuto.
Alcune persone sono semplicemente tristi o spaventate, altre cercano conforto. Ogni chiamata, ogni nuova voce, introduce elementi che possono scardinare le certezze, fragili, di Beth che, al termine del turno, cerca conforto, nelle solitarie passeggiate con il suo cane.

Man mano che la notte avanza, le telefonate diventano sempre più personali e due interlocutrici mettono in crisi la protagonista. Una è Sharon con cui Beth si ritrova ad affrontare alcuni traumi mai dimenticati e l’altra è Laura, un’ex accademica, malinconica, sull’orlo del suicidio, in grado di demolire ogni riposta confezionata.
Questa è la telefonata che le chiede non solo ascolto ma anche confidenza e intimità. E’ pronta Beth a infrangere le regole, i suoi disagi e le sue paure, per aiutare un’altra donna? E’ pronta a svelare il suo vero nome e lavorare sul suo passato?

The Listener chiede agli spettatori di diventare “ascoltatore”, come la protagonista, e di seguirla per imparare ad ascoltare e a mettere in campo una certa pazienza, la stessa dote che dimostra Beth in ogni singolo ascolto.
Grandi nomi per un film apparentemente “piccolo”: Steve Buscemi alla sua quinta prova come regista e Alessandro Camon che ci regala una sceneggiatura capace di toccare le nostre sensibilità.

Resta meritoria l’interpretazione di Tessa Thompson, l’unica protagonista che, con la sua voce delicata e gentile, accoglie le necessità, le tensioni e i disagi sociali di tante persone acuiti dopo due anni di pandemia.
Queste le parole del regista “In un’epoca in cui l’intrattenimento dei supereroi è una piacevole via di fuga dalla realtà e anche un modo per non affrontarla, mi è sembrato importante realizzare un film nel quale la nostra protagonista ha un super potere che ognuno di noi può trovare dentro di sé: saper ascoltare”.

Neda Furlan