26/08/2024

A Venezia 81 Leoni d’Oro alla carriera per Peter Weir e Sigourney Weaver

La Mostra di Venezia ha deciso l’attribuzione di due Leoni d’Oro alla carriera nel 2024 al regista australiano Peter Weir e all’attrice americana Sigourney Weaver.
Peter Weir è nato a Sydney nel 1944 ed è un regista e sceneggiatore vincitore di due premi BAFTA grazie alla regia di The Truman Show (1998) e di Master & Commander (2003). Nel 2022 è stato il primo regista australiano a ricevere un Oscar alla carriera. Weir è stato una figura fondamentale nella New Wave del cinema australiano anni '70.

Nel 1973 ha diretto il suo primo lungometraggio, la commedia horror Le macchine che distrussero Parigi (1974), da lui anche scritto. Ha conquistato un pubblico internazionale con Picnic ad Hanging Rock (1975), seguito da L'ultima onda (1977), per il quale ha anche scritto la sceneggiatura. Il dramma sulla Prima guerra mondiale Gli anni spezzati (1981), basato su un soggetto di Weir e interpretato da Mel Gibson, ha vinto otto premi dell’Australian Film Institute e ha consolidato la sua reputazione internazionale. La sua ultima produzione australiana, da lui co-sceneggiata e diretta, è stata Un anno vissuto pericolosamente (1982), un dramma ambientato in Indonesia all'epoca del rovesciamento del presidente Sukarno con protagonisti Mel Gibson e Linda Hunt. 

Nel 1985 Weir ha diretto il suo primo film hollywoodiano, Witness - Il testimone, un thriller per il quale ha ricevuto la sua prima nomination all'Oscar per la regia oltre ad ottenere la statuetta per la migliore sceneggiatura originale e per il montaggio. Ha continuato a ottenere consensi con L'attimo fuggente (1989), dramma ambientato in una scuola maschile negli anni '50, The Truman Show (1998), favola sulla tirannia dei media, entrambi presentati in anteprima alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica della Biennale di Venezia. Weir ha poi diretto Master & Commander (2003), epopea marinara basata sulla serie di Patrick O’Brian e scritta dal regista. Tutti e tre questi ultimi film hanno valso a Weir la nomination all’Oscar come miglior regista. Tra gli altri suoi lavori, vanno ricordati Mosquito Coast (1986), Green Card - Matrimonio di convenienza (1990), Fearless - Senza paura (1993) e The Way Back (2010).

“La Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia e il suo Leone d’Oro fanno parte dell’immaginario del nostro mestiere – ha dichiarato Peter Weir, nell'accettare la proposta – Essere premiati per il lavoro di una vita come registi è un grande onore”.
Il Direttore della Mostra Alberto Barbera ha dichiarato: “Con soli 13 film realizzati nell’arco di quarant’anni, Peter Weir si è assicurato un posto nel firmamento dei grandi registi del cinema moderno. Alla fine degli anni Settanta, si era affermato come l’autore principale della rinascita del cinema australiano in virtù di due lavori, Le macchine che distrussero Parigi e Picnic ad Hanging Rock, il secondo dei quali acquisterà nel corso degli anni lo statuto di film culto. Il successo internazionale dei due film successivi, Gli anni spezzati e Un anno vissuto pericolosamente, gli aprirono le porte del cinema hollywoodiano, del quale divenne in breve uno dei principali protagonisti.

Celebrando il gusto del racconto e l’innato romanticismo, Weir è riuscito nell’impresa di rafforzare il proprio ruolo nell’establishment hollywoodiano pur rimarcando una distanza piuttosto netta con l’industria del cinema americano. Witness - Il testimoneMosquito CoastL'attimo fuggenteFearless - Senza pauraThe Truman Show e Master & Commander sono le tappe principali di un percorso artistico che ha saputo conservare la sua integrità di fondo sin dentro il successo commerciale dei film realizzati”.
Un altro Leone d’oro alla carriera è stato attribuito all’iconica attrice americana (nata e cresciuta a New York) Sigourney Weaver (Alien, Ghostbusters, Gorilla nella nebbia, Avatar, Il maestro giardiniere). “Sono davvero onorata di ricevere il Leone d'oro alla carriera dalla Biennale di Venezia – ha dichiarato Sigourney Weaver nell’accettare la proposta – Questo premio è un privilegio che condivido con tutti i registi e collaboratori con cui ho lavorato nel corso degli anni. Accetto con orgoglio questo riconoscimento, che celebra anche tutti coloro che hanno contribuito a dare vita a questi film”.

D’altro canto, il Direttore Alberto Barbera ha dichiarato: “Ha poche rivali un’attrice del calibro di Sigourney Weaver. Forte di un’importante formazione teatrale, ha conquistato il grande pubblico cinematografico con Alien, di Ridley Scott, diventando in breve una figura emblematica degli anni '80, nel corso dei quali ha coniato l’immagine di un’eroina senza precedenti per il genere d'azione, capace di reggere vittoriosamente il confronto con i modelli maschili che fino a quel momento avevano dominato nel cinema epico e avventuroso. Nel ruolo di autentica collaboratrice piuttosto che di semplice strumento plasmabile dalle mani di un regista, ha contribuito al successo dei film di James Cameron, Paul Schrader, Peter Weir, Michael Apted, Roman Polanski, Ivan Reitman, Mike Nichols, Ang Lee e molti altri, riuscendo ogni volta a imprimere alla propria carismatica presenza il segno indelebile di una figura complessa, talvolta contradditoria, sempre autentica”. 

Sigourney Weaver è un’attrice che è stata tre volte candidata all’Oscar e vincitrice di un BAFTA e di un Golden Globe, che ha saputo creare una serie di personaggi memorabili, sia drammatici che comici, che vanno dalla Ripley di Alien, alla Dian Fossey di Gorilla nella nebbia fino alla Gwen/Tawny di Galaxy Quest.
C’è un film che accomuna i due Leoni d’oro alla carriera di quest’anno: si tratta di Un anno vissuto pericolosamente dove nell’interessante film di Peter Weir, ambientato in Indonesia, Sigourney Weaver è la protagonista insieme a Mel Gibson.

Alessandro Cuk