26/08/2024

La preapertura della Mostra dedicata a L’oro di Napoli di De Sica

Come avviene ormai da tanti anni la Mostra del Cinema di Venezia (28 agosto – 7 settembre) avrà una preapertura il giorno precedente dell’inaugurazione che quest’anno sarà dedicato a L’oro di Napoli (1954) di Vittorio De Sica. Prima mondiale in versione restaurata digitale 4K a cura di Filmauro Srl e Cinecittà in occasione dei 50 anni dalla scomparsa del grande regista e dei 70 anni del film.

Martedì 27 agosto alla Sala Darsena alle ore 21 sarà proiettato questo classico che vede nel cast la presenza, oltre dell’attore-regista Vittorio De Sica, anche di Eduardo De Filippo, Sophia Loren, Silvana Mangano, Paolo Stoppa e Totò. Un film che rientra nel programma di Venezia Classici dell’81. Mostra del Cinema.

L’oro di Napoli è suddiviso in 6 episodi tratti dall’omonima raccolta di racconti di Giuseppe Marotta, sceneggiato insieme al regista da Cesare Zavattini e prodotto da Carlo Ponti e Dino De Laurentiis. Un’opera che racconta alcune delle tante facce di Napoli attraverso i capitoli: Il guappo, Pizze a credito, Il funeralino, I giocatori, Teresa e Il professore. Presentato in concorso a Cannes nel 1955, venne premiato ai Nastri d’argento per la miglior attrice a Silvana Mangano e per il miglior attore a Paolo Stoppa e selezionato fra i 100 film italiani da salvare.

“L’oro di Napoli – ricordava Martin Scorsese – a New York era trasmesso a quei tempi in televisione, e tutti nel quartiere lo rivedevano ogni volta e lo amavano molto. […] È un film che offre una meravigliosa gamma di stili comici e incorpora qualcosa che apprezzo molto nel cinema italiano: il modo in cui si muove senza sforzo tra la commedia e la tragedia” (My Voyage to Italy, Martin Scorsese, 1999). Questa proiezione darà l’opportunità di vedere o di rivedere un’opera davvero preziosa, ma è anche l’occasione per ricordare un grande personaggio come Vittorio De Sica (1901 - 1974).

Regista, attore e sceneggiatore fra i più grandi del cinema italiano e mondiale. Divo indiscusso negli anni Trenta, a cavallo degli anni Quaranta decise di passare dietro la macchina da presa. Tra i padri del Neorealismo, è stato in seguito uno dei più influenti registi e interpreti della commedia all’italiana. È noto il suo sodalizio artistico con Cesare Zavattini, insieme al quale realizzò i grandi capolavori neorealisti, ma collaborò attivamente anche con Alberto Sordi, che sostenne agli esordi e con il quale recitò in alcuni film. Vinse quattro volte il premio Oscar per il miglior film in lingua straniera per Sciuscià (1946), Ladri di biciclette (1948), Ieri, oggi, domani (1963) e Il giardino dei Finzi Contini (1970).

Alessandro Cuk