04/10/2024

Iddu - L’ultimo padrino di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza

Raccontare la storia non è mai un’impresa semplice e se, in più, le vicende sono vicine nel tempo e nello spazio la complessità aumenta.
Iddu è, proprio per questo, un film coraggioso, perché racconta - seppur romanzate - una storia legata alla latitanza e ad un carteggio del boss mafioso Matteo Messina Denaro. Al centro dell’opera di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza le comunicazioni, ricostruite attraverso le lettere o, meglio, i “pizzini”, tra Messina Denaro e il preside Catello Palumbo, personaggio inventato ma ispirato alla realtà.

Elio Germano interpreta, in maniera piuttosto verosimile, “Il Pupo”, tra i maggiori ricercati della storia d’Italia, mentre a vestire i panni del co-protagonista, campano trapiantato in Sicilia, è Toni Servillo, qui caratterizzato da una recitazione e una presenza scenica iperbolici, volutamente caricaturali.
La pellicola si sviluppa parallelamente su due piani. Da una parte vi è la pura narrazione degli eventi - interrotta soltanto da flashback dell’infanzia e gioventù di Messina Denaro - che danno vita alla trama, dall’altra una profonda analisi della vita miserabile condotta dal boss di Cosa nostra. Pur essendo “l’ultimo padrino”, a capo di una fitta rete di organizzazione criminale, infatti, Matteo Messina Denaro trascorre le giornate al buio, nell’ombra, in uno stanzino nascosto a casa di una donna, Lucia.

I rapporti con la sua famiglia sono incrinati, l’animo del boss malavitoso è intriso di solitudine e sfiducia, la paura del tradimento gli impedisce di vivere normalmente. Viene dunque mostrata l’altra faccia della medaglia, i retroscena, quello che solitamente non viene narrato. Il rischio di questa pellicola, che non mostra e non parla mai delle azioni criminali realmente avvenute, è di portare ad un’eccessiva empatia con il protagonista, possibile ovviamente solo se non si conoscono i fatti compiuti da Messina Denaro.
Nel complesso però il film risulta un unicum nel genere, grazie alla mescolanza di verità e fantasia, girato con professionalità e ben interpretato.

Isabella V. Fleri