04/10/2024
L’attachement di Carine Tardieu
Il film affronta varie tematiche importanti ma con delicatezza e sensibilità. Una delle principali è l’elaborazione del lutto, e come questa avviene in maniera differente tra l’adulto Alex, che cerca di sopprimere i propri sentimenti e si rifugia nell’artificioso amore di altre donne; e il piccolo Elliot, in disperato bisogno di una figura femminile di riferimento che trova nella vicina di casa.
Interessante è lo svilupparsi del rapporto tra Sandra ed Elliot, che inizialmente vede la donna essere restia a tenere il bambino anche solo per poche ore, probabilmente perché si crede incapace, oppure perché, più banalmente, ha paura di affezionarsi a lui. Con lo svilupparsi della storia però, il rapporto cambia, e se prima era il bambino a cercare costantemente la donna, ora è lei stessa a voler passare del tempo con il piccolo, desiderosa di aiutare la famiglia nella situazione di grande dolore nella quale si trova. L’attaccamento di Sandra al bambino, ora, non la intimorisce più, ma anzi diventa un sentimento delicato da preservare e proteggere.
Significativo per tutti i personaggi è il saper trovare la felicità anche nel dolore, non facendosi travolgere dalla tristezza e cercando un’ancora di gioia alla quale attaccarsi per non essere trascinati via dal vortice che è la tristezza.
Il film è capace di raccontare con semplicità che cos’è l’attaccamento, e come questo sentimento non debba essere visto negativamente, ma anzi, vada coltivato, perché solo grazie a emozioni come questa si può vivere una vita degna di essere tale. Come la protagonista, lo spettatore scopre che l’indipendenza è bella, ma spesso si trasforma in solitudine, la quale a lungo andare diventa insopportabile, ed ecco arrivare in nostro aiuto quel forte sentimento di legame e amore verso gli altri: l’attachement.
Agnese Piana