Venezia 81, un’edizione con uno sguardo sempre più internazionale
Ben cinque i film in concorso per l’Italia alla Mostra del Cinema 2024
Anche quest’anno la Mostra del Cinema di Venezia presenta un cartellone importante, ricco di interesse e di presenze significative, ma soprattutto con autori di tante nazioni per una Mostra con uno sguardo sempre più internazionale. Oltre alla tradizionale sezione in concorso, anche con nomi prestigiosi, c’è la sezione dei fuori concorso, poi quella ormai consueta denominata Orizzonti e Orizzonti Extra, inoltre Venezia Classici, Venezia College e la sezione Venezia Immersive con le proiezioni che si svolgeranno all’Isola del Lazzaretto vecchio. Saranno presenti, infine, come di consueto, le due sezioni autonome delle Giornate degli Autori e della Settimana della Critica.Leggi tutto ->
Molti studenti alla Mostra di Venezia grazie ai concorsi del CINIT
Ormai sono più di vent’anni che il CINIT-Cineforum Italiano, associazione nazionale di cultura cinematografica, organizza dei concorsi per studenti che vogliono provare a scrivere una recensione cinematografica. I migliori sono ospitati quest’anno dal 2 al 7 settembre alla Mostra di Venezia, ricevono l’accredito e partecipano ad uno stage di scrittura cinematografica. Possono collaborare poi alle riviste del CINIT sia quelle online che cartacee.
Gli studenti vincitori dei diversi concorsi, promossi dal Cinit-Cineforum Italiano, saranno premiati nel corso di un incontro che si svolgerà il 6 settembre alle ore 12.00 all’hotel Excelsior del Lido di Venezia presso lo Spazio Regione del Veneto/Veneto Film Commission. Alla premiazione parteciperanno Ermelinda Damiano (Presidente del Consiglio Comunale di Venezia) e Massimo Caminiti (Presidente del CINIT). L’incontro è organizzato dal CINIT in collaborazione con il Comune di Venezia e il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – Gruppo Triveneto.
Per il 18° Concorso Nazionale “Francesco Dorigo” sono risultati primi classificati ex-aequo Cristina Di Maria di Taormina, studentessa dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e Davide Citterio di Mariano Comense (Como) dell’I.I.S. “Jean Monnet”; la prima ha recensito La chimera, il secondo Il gatto con gli stivali 2. Per il 23° Concorso “Vincenzo Gagliardi”, riservato agli studenti del Veneto, 1° classificate ex-aequo Clara Reghellin di Schio (VI) studentessa del Dipartimento studi umanistici dell’Università di Udine, e Sofia Palmeri di Marcon (VE) iscritta al 1° anno di Giurisprudenza all’Università di Bologna, entrambe hanno recensito La chimera; seconda classificata Martina Scanferla di Piove di Sacco (PD) con la recensione del film The Holdovers.
Per la 5.a edizione del concorso “Isidoro Lanari” sono risultate prime classificate Agnese Piana di Torino, studentessa della sede di Rimini dell’Università di Bologna, con la recensione del film Povere creature, e Asia Cecchetti di Santarcangelo di Romagna del Liceo Scientifico “A. Einstein” di Rimini, con il film Io capitano.
Vincitrice del Premio “Giovani Sicilia – CineVittoria” è stata Liliana Bonarrigo di Alì Terme (ME), neodiplomata al Liceo Classico dell’I.I.S. “Caminiti-Trimarchi” di S. Teresa di Riva con la recensione del film Io capitano.
Diverse sono state le segnalazioni e le menzioni speciali attribuite dalla giuria nei vari premi di quest’anno: ad Asia Minichilli De Gennaro di Teramo che studia Lettere Moderne all’Università di Bologna, a Martina Moliterni di Matera dell’Università del Salento, a Marta De Roberto di Rende (CS) studentessa dell’Università della Calabria, a Linda Soligo di Vedelago (TV) dell’ Università Ca’ Foscari di Venezia e a Lucrezia Nardone e Gabriele Fedeli del Liceo Scientifico dell’I.I.S.S. “Bruno-Franchetti” di Mestre.
Alessandro Cuk
La mia esperienza alla Mostra del Cinema
L’iconico red-carpet davanti al Palazzo del Cinema, nomi illustri di attori e registi, a varcare quel famoso tappeto rosso, il loro arrivo al Lido nel fremito generale e ancora il celebre Hotel Excelsior. Questi sono solo alcuni dei luoghi, o delle immagini, che di anno in anno venivano trasmesse in televisione, oltre gli annunci di film, che attendevo con ansia di vedere, ma che erano proiettati esclusivamente in anteprima proprio in occasione del festival di Venezia. Tutto ciò che fino allo scorso anno era sembrato così distante, ho avuto modo di vederlo da vicino, di viverlo, di immergermi totalmente nell’esperienza di un festival della portata di quello di Venezia.
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Harvest di Athīna Rachīl Tsaggaraī
Un’apertura folle e immaginifica quella di Harvest: l'impulso di ricongiunzione con il grembo della natura spinto ai suoi estremi. Un uomo attraversa correndo luoghi selvaggi e incontaminati, vi si immerge, per toccarli, percepirli con tutti i sensi: una fusione con il verde, l’erba, gli alberi, la terra.
Scopriamo poi che l’uomo è Walter, protagonista di questa fiaba dura e crudele, ambientata in un luogo fuori dallo spazio e dal tempo, una Scozia rurale pre-industrializzazione, che assomiglia ad un regno feudale con un signore e i suoi contadini.
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The Man Who Left His Will On Film di Nagisa Oshima
Alcuni poliziotti stanno inseguendo degli studenti - giovani attivisti - per le strade di Tokyo fino a quando uno di loro, Endo Takagi, salta da un edificio suicidandosi.
Il suo unico testamento è il contenuto presente in una macchina da presa che il compagno Motoki gli aveva prestato, il quale, dopo aver osservato la scena e incurante della morte del giovane regista, decide di riprendersela per studiarne il contenuto.
Ossessione, inganno, incomprensione e immagine sono elementi chiave di questa pellicola del 1970 del regista giapponese Nagisa Oshima, presentata nella sezione Venezia Classici dell’81esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia.
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Bestiari, erbari, lapidari di Martina Parenti e Massimo D’Anolfi
Un viaggio reale, ma sottilmente immaginifico quello attraverso cui conduce Bestiari, erbari, lapidari, di Martina Parenti e Massimo D’Anolfi, che racconta l’umano parlando del non-umano. Un’esplorazione analitica e dettagliata, ma che si libra fantasiosa per vie sue proprie per narrare la storia dell’essere umano tramite di ciò che umano non è: gli animali, le piante, le pietre.
Il titolo stesso si compone di tre parole, i tre episodi del film, che fanno riferimento alla necessità, tutta umana, di ordinare, di classificare, nel tentativo instancabile di trovare un senso.
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Alpha di Jan-Willem van Ewijk
Il titolo potrebbe interpretarsi in un tono quasi sarcastico. In questo film, Jan – Willem van Ewijk illustra con sincerità alcuni dei tratti della mascolinità tossica in maniera non farsistica, incorniciandoli con le mastodontiche alpi svizzere.
Alpha è un thriller psicologico che esplora il conflitto tra un padre, Gijs, e suo figlio, Rein. Dopo la morte della madre, Rein si ritira in un piccolo villaggio di montagna, dove lavora come maestro di snowboard, cercando di ricostruire la propria vita. Tuttavia, l’arrivo inaspettato del padre riapre vecchie ferite e riaccende una tensione latente tra i due.
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LEURS ENFANTS APRÈS EUX di Ludovic Boukherma e Zoran Boukherma
«Tutte le famiglie felici si assomigliano, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo» scriveva Tolstoj nell’incipit di Anna Karenina. Questa frase si potrebbe citare per alcuni film visti quest’anno in concorso a Venezia 81 che avevano per tematica la famiglia, intesa come luogo di varie problematiche (ad esempio come nel film francese “Jouer avec le feu” delle sorelle Coulin interpretato da Vincent Lindon nel ruolo di un dolente padre di famiglia).
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La prima volta alla Mostra del Cinema
Venezia è una città bellissima, piena di emozioni e colori! Non ci ero mai stata prima e grazie all’opportunità che mi è stata data, ho avuto la possibilità di visitare i suoi luoghi più importanti.
Che dire della Mostra del Cinema di Venezia?! Appena sono arrivata al Lido mi sono sentita travolta da un mix di emozioni. È un ritmo molto veloce quello della Mostra del Cinema, e dal primo minuto devi riuscire a farci l’abitudine, e quando entri nello spirito giusto, lo spaesamento lascia spazio alla meraviglia. Mi sono sentita piccola di fronte a tutta questa bellezza, ma allo stesso tempo grata di poterne fare parte. Realizzare di aver il privilegio di vedere in anteprima delle pellicole provenienti da tutto il mondo, dirette da personalità di spicco, e magari avere l’onore di averle in sale con te, è qualcosa di straordinario!
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Maria di Pablo Lerrain
“L'arte è così grande che più conosci, più sai di non conoscere”.
Maria Callas
Nel biopic Maria (2024), il regista cileno Pablo Larraín offre allo spettatore molteplici chiavi di lettura: poiché non si limita a proporre banalmente l’aspetto cronachistico della vita della Divina Callas o della fragile Maria, ma interpreta, suggerisce, decostruisce… con una narrazione intimista, che si avvicina a un flusso di coscienza polifonico, in cui gli interpreti vivono esistenze parallele e contingenti, ma spesso scollegate dalla nuda realtà oggettiva.
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The Order di Justin Kurzel
Presentato in anteprima mondiale alla 81ª Mostra Internazionale dell’Arte Cinematografica di Venezia, “The Order” di Justin Kurzel rievoca una storia americana, quella della nascita dell’organizzazione neonazista da cui prende il nome il film stesso. Un maturo Jude Law veste i panni dell’agente dell’FBI Terry, sulle tracce di un conturbante Nicholas Hoult che riesce egregiamente a interpretare Robert Matthews, il capo di questo nefando gruppo suprematista. Rapine a mano armata, esplosioni nei cinema e comizi sul “potere bianco” fanno da sfondo a questa verosimile ricostruzione storica.
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